Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Admin (del 12/12/2013 @ 13:45:00, in messaggi, linkato 2772 volte)
Il più piccolo è più grande (Mt 11)
Il Regno è vicino. E’ proprio lì a pochi centimetri da me, aspetta che io l’afferri. Fermati, chiudi gli occhi e fai un respiro profondo. Riaprili. E’ ancora lì. Non è più da cercare, semplicemente da accogliere. Ma allora perché continuo a cercarlo? Perché non ci credo?Ho paura. Basta un attimo, fidati. L’attimo che ci vuole per allargare le braccia e stringerci in un abbraccio, l’attimo di un bacio, l’attimo di una buona notizia sussurrata all’orecchio, l'atimo di una canzone dedicata. Forse tutta questa semplicità mi disorienta. No, non può essere vero… eppure Tu mi dici proprio questo: anche il più piccolo che ti ha accolto è diventato il più grande tra tutti i cercatori. Sì è proprio così. Ma come si fa ad accoglierTi? Ecco! Questo è il punto: forse non tanto una questione di fare ma prima di tutto di essere. Essere in ascolto. Non avere paura. Non temere. La speranza si compie nelle piccole cose. Non è da desiderare, da attendere..ma è già!!
Di Admin (del 31/01/2013 @ 19:43:28, in messaggi, linkato 2425 volte)
Abbiamo tutti provato la gioia di sentirci chiamare per nome, magari da qualcuno che è imporatnte per la nostra storia e la nostra vita. Chissà che gioia. Occorre imparare molti nomi, ma molto spesso è più comodo rimanere con i quattro amici che già conosciamo, senza mai ancdare oltre. CHI-AMARE!! Ma ci pensiamo mai che qualcuno sta aspettando solo che noi lo chiami-amo per nome per cambiare la propria vita? Proprio come Zaccheo che si sente chiamare, con una voce piena di benvolenza e di accoglienza, senza giudizio.
Di Admin (del 24/11/2011 @ 16:59:47, in messaggi, linkato 2062 volte)
Ci avviamo verso il Natale, arriva la prima domenica di avvento. La comunità tutta si unisce attorno alla Parola di Dio e alle proposte vissute in Comunità per preparare la nascita del Figlio di Dio, l'Emmanuele. Vorrei rivolgere a tutti, piccoli e grandi, di non perdere questa occasione di Grazia che ci viene data.
Trasformiamo sempre più la quotidianità in possibilità di cambiamento, peché non si assopisca la mente e il cuore. Quattro settimane perché impariamo sempre più ad essere e a restare svegli su di noi sulla nostra vita sulla nostra spiritualità. Un abbaccio a tutti. Padre Pasquale
Di Admin (del 17/11/2011 @ 16:11:28, in messaggi, linkato 1970 volte)
Abbiamo ripreso il doposcuola alla locanda di Emmaus, e tutte le attività della parrochia e dell'oratorio. Manco da molto tempo sul blog, purtroppo facebook dà la possibilità di mandare messaggi in maniera più veloce. Riprendiamo il nostro cammino con un video di Francesco sulla vita della nostra comunità. Vi voglio bene.
Aiutiamoci a fare bene il bene.
Padre Pasquale.
Di Admin (del 30/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1609 volte)
Dal vangelo secondo Matteo 5, 17-19 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. Gesù dichiara con chiarezza che non è venuto sulla terra per abolire o smentire l’alleanza tra Dio e Israele, anzi è venuto per dare compimento alla Legge e ai Profeti. Gesù si pone in piena continuità con la storia della salvezza partita con Abramo, proseguita con Mosè culminata con l’incarnazione del Verbo. La Legge non è abolita, ma ora siamo invitati a ritrovarla nella persona di Gesù. I consigli che ci dà attraverso il vangelo sono indissociabili dai comandamenti presenti nel vecchio testamento. Dunque in questo periodo di quaresima siamo invitati ad osservare, ancora di più, nella vita di tutti i giorni quei “suggerimenti”, che Dio ci ha dato, basati sull’amore.
Di Admin (del 29/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1612 volte)
Dal vangelo secondo Matteo 18, 21-35 In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». L’insegnamento odierno è chiaro, non si può fraintendere. Viene detto che è possibile perdonare e che si può rispondere con il bene al male ricevuto. Facile a dirsi, ma a farsi … la rinuncia alla vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, certamente non nasce spontaneamente: può solo essere frutto di un grande sforzo, ma soprattutto di una profonda fi ducia nella volontà e nella misericordia di Dio. E’ difficile, ma è possibile riuscirci, con l’aiuto di Dio. Se prendiamo coscienza di quanto il Signore ha perdonato e continua a perdonare a noi, allora impariamo che anche noi possiamo perdonare a nostra volta. Il perdono nella vita di un cristiano non deve rimanere ai margini ma deve essere posto al centro, accanto al primo comandamento: perdonare per amore.
Di Admin (del 24/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1412 volte)
Dal vangelo secondo Luca 16, 19-31 ascolta sul blog Lo sappiamo benissimo; pur con tutte le nostre fatiche, noi siamo ricchi. Abbiamo ricevuto l’amore di una famiglia, cultura, mezzi. Abbiamo tante “cose”, auto, telefonini, iPod, mentre attorno a noi interi popoli tentano di sfamarsi con le nostre briciole. Ma perché noi siamo nati qui, e abbiamo avuto tutto quello che abbiamo e loro no? Perché? Per un cristiano rimane solamente un caso? Un privilegio? Perché il Signore dovrebbe avallare simili differenze? No! La vita che abbiamo, la ricchezza che abbiamo, l’amore che abbiamo è una responsabilità, urgente! Se abbiamo le cose che abbiamo, se abbiamo la vita che abbiamo, è perché qualcuno ne ha bisogno, e con queste cose, con questa vita, Dio ci ha mandato ad amare! Abbiamo un cuore grande, come il Padre dei cieli.
Di Admin (del 22/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1307 volte)
Dal vangelo secondo Matteo. 23, 1-12 In questo brano del Vangelo, Gesù critica gli scribi e i farisei perché fanno tutto per essere visti e lodati: “Fanno tutte le loro opere per essere visti dagli uomini”. Si preoccupano di recitare la parte dell’uomo pio e devoto più che di vivere un sincero rapporto con Dio. Talvolta anche noi, come gli scribi e i farisei, ci mettiamo sulla “cattedra”, tendendo ad apparire “più buoni e più bravi” di altri, magari perché più deboli, meno ricchi o meno potenti. Vivere da cristiani comporta l’essere umili, accoglienti, disponibili al perdono, all’ascolto. In questa Quaresima impegnamoci ad essere parte di una Chiesa che sia una comunità di uguali, una fraternità che ha come criterio di discernimento il servizio. In essa esiste una diversità di ruoli e di responsabilità, che però devono essere svolti come servizio. Questo stile ha come modello Gesù stesso, il quale è venuto per servire e ricordiamoci che “chi si esalterà sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”. E noi da che parte vogliamo stare?.
Di Admin (del 21/03/2011 @ 11:06:01, in messaggi, linkato 1506 volte)
Dal vangelo secondo Luca 6, 36-38 I n quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Oggi Gesù ci chiama ad una vera conversione. La nostra prima idea di Dio è quella di un giudice supremo, che ci condanna e ci punisce. Tante volte Gesù ha spiegato che questo è un nostro idolo creato ad immagine dell’uomo e della sua cattiveria. Il Dio di Gesù è invece un Padre che ci ama in modo viscerale e materno. Quante volte nella vita di tutti i giorni abbiamo l’occasione di applicare i comandamenti che oggi Gesù ci insegna? Anche se armati delle migliori intenzioni, spesso cadiamo in atteggiamenti giudicanti e condanniamo senza appello, serbiamo rancore verso altre persone e prima di dare calcoliamo cosa ne viene in cambio. Anche all’interno delle nostre famiglie il clima può essere condizionato dai nostri atteggiamenti giudicanti, dall’orgoglio e dalle nostre pretese. Se invece il nostro approccio sarà ispirato alla misericordia di Dio, tutti gli altri atteggiamenti cambieranno.
Di Admin (del 14/03/2011 @ 10:14:07, in messaggi, linkato 1266 volte)
Dal vangelo secondo Matteo 25,31-46 “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere”. Quante volte ignoriamo la fame, la sete, il bisogno di sostegno e di vicinanza. Quante volte non prestiamo la giusta attenzione a chi si fa parola del Signore. Quante volte abbiamo paura vedere nel volto dell’altro il volto di Cristo. Quante volte abbiamo paura di parlare di Cristo! Eppure Cristo è più vicino di quanto noi spesso pensiamo. E lo possiamo incontrare nella quotidianità, ogni giorno in ogni piccolo gesto, con ogni persona che incontriamo. Il Vangelo di oggi ci ricorda che Cristo lo incontriamo non solo e non tanto nei “grandi gesti” e “nei grandi eventi”, ma molto più spesso nel modo con cui accogliamo chi ci sta vicino, il più debole, ogni volta che ci accorgiamo che chi ci sta vicino ha bisogno di noi.
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PADRE PASQUALE
Parrocchia S. Maria del Pilar
Corso Resina, 319
80056 - Ercolano (Na)
Tel e Fax 081.739.11.72
...e lo riconobbero allo spezzare del pane
Luca 24:31
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