Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 30/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1609 volte)
Dal vangelo secondo Matteo 5, 17-19 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. Gesù dichiara con chiarezza che non è venuto sulla terra per abolire o smentire l’alleanza tra Dio e Israele, anzi è venuto per dare compimento alla Legge e ai Profeti. Gesù si pone in piena continuità con la storia della salvezza partita con Abramo, proseguita con Mosè culminata con l’incarnazione del Verbo. La Legge non è abolita, ma ora siamo invitati a ritrovarla nella persona di Gesù. I consigli che ci dà attraverso il vangelo sono indissociabili dai comandamenti presenti nel vecchio testamento. Dunque in questo periodo di quaresima siamo invitati ad osservare, ancora di più, nella vita di tutti i giorni quei “suggerimenti”, che Dio ci ha dato, basati sull’amore.
Di Admin (del 29/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1612 volte)
Dal vangelo secondo Matteo 18, 21-35 In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». L’insegnamento odierno è chiaro, non si può fraintendere. Viene detto che è possibile perdonare e che si può rispondere con il bene al male ricevuto. Facile a dirsi, ma a farsi … la rinuncia alla vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, certamente non nasce spontaneamente: può solo essere frutto di un grande sforzo, ma soprattutto di una profonda fi ducia nella volontà e nella misericordia di Dio. E’ difficile, ma è possibile riuscirci, con l’aiuto di Dio. Se prendiamo coscienza di quanto il Signore ha perdonato e continua a perdonare a noi, allora impariamo che anche noi possiamo perdonare a nostra volta. Il perdono nella vita di un cristiano non deve rimanere ai margini ma deve essere posto al centro, accanto al primo comandamento: perdonare per amore.
Di Admin (del 28/03/2011 @ 10:06:38, in Articolo, linkato 1591 volte)
Dal vangelo secondo Luca 4, 24-30 In quel tempo, giunto Gesù a Nazaret, disse al popolo radunato nella sinagòga: "In verità vi dico: nessun profeta è bene accetto in patria".
Gesù non è ben accetto nella sua terra. Il suo modo di vivere, di pensare, di credere, di amare, non è vissuto in maniera irrifl essa, semplicemente infl uenzato dal “così fan tutti”. Ma tutto ciò che egli fa e insegna è frutto di una profonda rifl essione, di un confronto continuo con la volontà di Dio. E Gesù ha il coraggio di andare anche controcorrente, di rompere gli schemi e di assumersi delle scelte di novità rispetto alla mentalità comune. Così dovremmo essere anche noi, cristiani, discepoli del Vangelo: capaci di vivere il nostro stile di vita da discepoli, capaci di dare la nostra testimonianza, anche se questo può farci considerare delle persone fuori dalla modernità, dei matusa. Questa quaresima ci fa una proposta di libertà per le piccole e grandi occasioni della vita e ci invita a dire con s. Paolo Per me il vivere è Cristo.
Di Admin (del 27/03/2011 @ 07:00:00, in Articolo, linkato 1419 volte)
Dal vangelo secondo Giovanni 4, 5-42 Senza acqua, non c’è vita. Senza acqua si muore di sete, che è peggio di morire di fame. Nella Bibbia ricorre moltissime volte questo elemento naturale della creazione, come bisogno fi sico e spirituale. “Il mio popolo ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne screpolate, che non tengono l’acqua”. L’acqua che Gesù offre alla donna samaritana è il dono di Dio, che desidera dissetare il nostro cuore per la vita eterna. La condizione per riceverlo è di riscoprire la nostra dignità fi liale. Nel deserto, lo sanno anche i bambini, basterebbe perforare in profondità la sabbia, per fare affi orare una polla di acqua fresca e dissetante. Nel deserto umano delle nostre città manca proprio questo: prigionieri della superfi cialità e della pigrizia, del vivere alla giornata, alla ricerca di tanti surrogati, che ci lasciano sempre più affamati e assetati, siamo ormai incapaci di scavare in profondità nel nostro cuore. Occorre chiederci con onestà, che cosa serve e vale veramente nella vita. Come nell’incontro con la samaritana bisogna che siamo disponibili a lasciar affi orare la parola di Dio come acqua viva, per riempire e fecondare la nostra vita, ricolmandola di luce, senso, forza e speranza. Nel battesimo inondati dall’acqua siamo rinati come fi gli dallo Spirito Santo. E’ questo il dono di Dio, che irrora continuamente la sete di vita che sentiamo dentro. Che lo Spirito possa ogni giorno gridare nel nostro cuore fi liale: “Abbà, Padre!”.
Di Admin (del 26/03/2011 @ 07:00:00, in Articolo, linkato 1428 volte)
Dal vangelo secondo Luca 15, 1-3.11-32 ascolta il vangelo sul blog San Luca intende annunciare a ciascuno di noi la bella notizia: Dio è Padre di misericordia e la sua gioia più grande è quando noi crediamo al suo amore e ci lasciamo riconciliare. Questo Padre umile, compassionevole, capace di sofferenza d’amore, è anche ricco di speranza e largo di perdono: egli attende il ritorno del figlio e non esita ad andare incontro a tutti e due i fi gli, per accoglierli alla festa del Suo amore. Egli ci converte non minacciando castighi, ma rivelando il suo amore paterno, verso ognuno di noi suoi figli, così diversi, così difficili, così ingrati! Dio riconosce come figli tutti quanti, sia giusti sia peccatori, semplicemente perché è Padre.
Di Admin (del 25/03/2011 @ 07:00:00, in Articolo, linkato 1211 volte)
Dal vangelo secondo Luca 1, 26-38 Nazaret un posto perduto tra le colline, una contrada senza alcun valore; giorni e anni sempre uguali. Maria, “Myriam”, una ragazza nascosta, una vita insignifi cante, come milioni di altre vite, ma è una vita nel cuore di Dio. Una vita vissuta nell’amore che sta nelle piccole cose, nella fatica quotidiana, nella preghiera quotidiana, alla presenza di Dio. Sono pochissime le parole di Maria nei Vangeli. La sua vita è rimasta nascosta, segnata da un’intima meraviglia, dal dolore più terribile per una madre e da un’immensa gloria di gioia. Madre di tutte le spose, speranza di tutte le madri, guida di tutti i cuori. Quanti miliardi di “Ave Maria” si dicono oggi ogni giorno? Quanti milioni di “Magnificat” si cantano ogni giorno? Quanto conforto nel suo nome? Cosa fa il Signore delle vite nascoste quando sono vissute nel suo abbraccio! Impariamo l’importanza di affidarsi a Lui.
Di Admin (del 24/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1413 volte)
Dal vangelo secondo Luca 16, 19-31 ascolta sul blog Lo sappiamo benissimo; pur con tutte le nostre fatiche, noi siamo ricchi. Abbiamo ricevuto l’amore di una famiglia, cultura, mezzi. Abbiamo tante “cose”, auto, telefonini, iPod, mentre attorno a noi interi popoli tentano di sfamarsi con le nostre briciole. Ma perché noi siamo nati qui, e abbiamo avuto tutto quello che abbiamo e loro no? Perché? Per un cristiano rimane solamente un caso? Un privilegio? Perché il Signore dovrebbe avallare simili differenze? No! La vita che abbiamo, la ricchezza che abbiamo, l’amore che abbiamo è una responsabilità, urgente! Se abbiamo le cose che abbiamo, se abbiamo la vita che abbiamo, è perché qualcuno ne ha bisogno, e con queste cose, con questa vita, Dio ci ha mandato ad amare! Abbiamo un cuore grande, come il Padre dei cieli.
Di Admin (del 23/03/2011 @ 07:00:00, in Articolo, linkato 1220 volte)
Dal vangelo secondo Matteo 20, 17-28 ascolta il brano sul blog Il brano di oggi è ricco d’insegnamenti per la vita di fede e familiare. Sottolineiamo tre aspetti:
1. “lungo la via Gesù prende in disparte i discepoli”. La vita di fede e di coppia esige momenti di silenzio, ascolto, contemplazione mettendo in secondo ordine i “servizi” come Maria che ha scelto la parte migliore “stare in ascolto ai piedi di Gesù”. 2. “Il figlio dell’uomo dovrà soffrire molto, ma il terzo giorno risorgerà” La logica pasquale è il fondamento della vita di fede e familiare. Non c’è amore totale, duraturo, fedele ed esclusivo senza passare attraverso la purifi cazione e la sofferenza del Venerdì santo. 3. “I capi delle nazioni dominano.. voi fatevi servi”. La fede e l’amore adulto sono capacità di servizio, dono gratuito, dare la vita come Gesù che “lava i piedi” e dona la sua vita nel sacrifi cio della croce “fi no all’ultima goccia di sangue ed acqua”. La vita, la gloria, la Grazia, la gioia piena passano per questa “strada stretta”.
Di Admin (del 22/03/2011 @ 07:00:00, in messaggi, linkato 1307 volte)
Dal vangelo secondo Matteo. 23, 1-12 In questo brano del Vangelo, Gesù critica gli scribi e i farisei perché fanno tutto per essere visti e lodati: “Fanno tutte le loro opere per essere visti dagli uomini”. Si preoccupano di recitare la parte dell’uomo pio e devoto più che di vivere un sincero rapporto con Dio. Talvolta anche noi, come gli scribi e i farisei, ci mettiamo sulla “cattedra”, tendendo ad apparire “più buoni e più bravi” di altri, magari perché più deboli, meno ricchi o meno potenti. Vivere da cristiani comporta l’essere umili, accoglienti, disponibili al perdono, all’ascolto. In questa Quaresima impegnamoci ad essere parte di una Chiesa che sia una comunità di uguali, una fraternità che ha come criterio di discernimento il servizio. In essa esiste una diversità di ruoli e di responsabilità, che però devono essere svolti come servizio. Questo stile ha come modello Gesù stesso, il quale è venuto per servire e ricordiamoci che “chi si esalterà sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”. E noi da che parte vogliamo stare?.
Di Admin (del 21/03/2011 @ 11:06:01, in messaggi, linkato 1507 volte)
Dal vangelo secondo Luca 6, 36-38 I n quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Oggi Gesù ci chiama ad una vera conversione. La nostra prima idea di Dio è quella di un giudice supremo, che ci condanna e ci punisce. Tante volte Gesù ha spiegato che questo è un nostro idolo creato ad immagine dell’uomo e della sua cattiveria. Il Dio di Gesù è invece un Padre che ci ama in modo viscerale e materno. Quante volte nella vita di tutti i giorni abbiamo l’occasione di applicare i comandamenti che oggi Gesù ci insegna? Anche se armati delle migliori intenzioni, spesso cadiamo in atteggiamenti giudicanti e condanniamo senza appello, serbiamo rancore verso altre persone e prima di dare calcoliamo cosa ne viene in cambio. Anche all’interno delle nostre famiglie il clima può essere condizionato dai nostri atteggiamenti giudicanti, dall’orgoglio e dalle nostre pretese. Se invece il nostro approccio sarà ispirato alla misericordia di Dio, tutti gli altri atteggiamenti cambieranno.
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PADRE PASQUALE
Parrocchia S. Maria del Pilar
Corso Resina, 319
80056 - Ercolano (Na)
Tel e Fax 081.739.11.72
...e lo riconobbero allo spezzare del pane
Luca 24:31
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