LASCIANDO TUTTO, SI ALZÒ E LO SEGUÌ
Di Admin (del 12/03/2011 @ 09:00:00, in messaggi, linkato 1072 volte)
Dal vangelo secondo Luca 5, 27-32
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Séguimi!». Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».
Quante volte ci capita di sentirci indegni di stare davanti al Signore, indegni di pregarlo, di chiedergli un aiuto, indegni di accostarci all’eucarestia... Ci sembra di non averne diritto, di non meritarci neppure il suo perdono! Eppure, sono proprio questi i momenti in cui possiamo avere la maggiore fi ducia. E’ lui il medico che ci cura! Per essere suoi discepoli non ci chiede un attestato di buona condotta; egli conosce le nostre fragilità e proprio per questo non si spaventa. Quello che ci chiede è la disponibilità a lasciarci perdonare, a lasciarci cambiare dal suo amore. Ci chiede di lasciarlo entrare nella casa disordinata della nostra vita. Da questa nostra disponibilità nasce la conversione che è prima di tutto frutto del suo dono di amore, più che dei nostri meriti!
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